La visita dell`isola Žirje e la sua area commemorativa
Direttore del Parco della Storia Militare, mag. Janko Boštjančič e il suo collega hanno partecipato alla riunione del comitato consultivo e di iniziativa dell’area commemorativa della storia militare “Ruža Hrvatska – Žirje” a Šibenik all’inizio di marzo.
I rappresentatori del Parco hanno visitato l’isola di Žirje, dove si trova l’area commemorativa. Sull’isola vivono solo circa 60 abitanti, ma nei mesi estivi si riempie di tanti appassionati di nautica e visitatori che ne apprezzano le sue bellezze naturali.
Tanti resti archeologici e un prezioso patrimonio storico-militare testimoniano il suo importante ruolo storico. Il vecchio insediamento viene ritirato all’interno dell’isola, una pratica comune tra le isole più esposte che in passato sono state bersaglio di attacchi di pirati e saccheggi. L’isola è caratterizzata da un ricco patrimonio di fortificazioni risalenti al VI secolo, periodo dei primi tentativi bizantini di proteggere quest’isola strategicamente importante e il suo entroterra.
L’importanza strategica dell’isola di Žirje venne evidenziata con la costruzione di un vasto sistema di fortificazioni di artiglieria austro-ungariche tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo. Dopo il crollo dell’Austria-Ungheria, le fortezze passarono al Regno di Jugoslavia e durante la seconda guerra mondiale furono occupate prima dall’esercito italiano e poi da quello tedesco. Nel dopoguerra le fortificazioni furono ampliate e modernizzate dall`esercito Jugoslavo (JLA) negli anni ’50 e ’60. L’ultimo periodo di funzionamento delle fortificazioni risale alla Guerra d’indipendenza croata tra il 1991 e il 1995.
Durante l’ultimo periodo di fortificazione e armamento dell’isola, la JLA collocò 12 cannoni 90/53 mod. 41 sulle postazioni di artiglieria esistenti. I cannoni vengono dalla fabbrica Ansaldo di Genova, originariamente installati sulla corazzata Vittorio Veneto della Regia Marina Italiana durante la Seconda Guerra Mondiale.
Vittorio Veneto era una delle quatro corazzate di classe Littorio progettate e costruite nel cantiere vicino a Trieste. Aveva un dislocamento di 45.962 tonnelate a pieno carico, era lunga 237,76 metri e larga 32,82 metri, con un pescaggio di 9,6 metri. Otto turbine a vapore producevano velocità massima di 30 nodi (56 km/h). Queste capacità erano accompagnate da un armamento che comprendeva tre torrette con tre cannoni da 381 mm, dodici cannoni da 152 mm, quatro cannoni da 120 mm e una batteria contra aerea di dodici cannoni da 90 mm, che finirono a Žirje. La corazzata aveva un equipaggio composto da 1830 a 1950 ufficiali e marinai.
La nave Vittorio Veneto fu ammessa in marina nell’agosto del 1940 ed era attiva nel Mar Mediterraneo, dove, insieme alle altre navi della Regie Marine, rappresentava una seria minaccia per la Royal Navy britannica. La Vittorio Veneto è considerata la capitale italiana più attiva, avendo partecipato a ben undici operazioni. Dopo la capitolazione dell’Italia nel 1943, la nave si arrese agli Alleati e trascorse i successivi tre anni in Egitto. Dopo la fine della guerra venne ceduto come bottino di guerra agli inglesi, che nel 1948 lo consegnarono alla demolizione. Nonostante tutto, in quel momento i suoi cannoni da 90 mm non avevano ancora completato il loro servizio di combattimento.
La posizione strategica dell’isola di Žirje divenne evidente soprattutto durante la guerra d’indipendenza croata. Nel 1991 l’isola di Žirje, con la sua posizione e l’artiglieria, rappresentava il punto chiave della difesa di Šibenik.
Per il loro importante ruolo storico, le associazioni dei veterani croati prestano grande attenzione alla conservazione della memoria storica e del patrimonio tecnico-militare di Žirje e Šibenik. Con l’impegno dei veterani e soprattutto di Željko Šižgorić riuscirono a salvare tutti i cannoni di Žirje. Oggi due cannoni sono ospitati davanti all’Accademia militare croata a Zagreb, mentre il resto è previsto per il restauro e la reinstallazione a Žirje o nel nuovo museo militare.